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CERVICALGIA: COS’E’, COME SI TRATTA E QUANDO RIVOLGERSI AL FISIOTERAPISTA

2024-06-03 15:45

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La cervicalgia acuta è un disturbo comune che può essere molto invalidante e destare preoccupazione: ecco qualche consiglio su come riconoscerlo, quando preoc

Cervicalgia: una patologia comune troppo spesso curata male

La cervicalgia costituisce in Europa una delle ragioni più comuni di consulto medico o fisioterapico, ed é al decimo posto tra le cause di disabilità della popolazione occidentale. Nel 2012 la prestigiosa rivista scientifica internazionale "Lancet" ha pubblicato una raccolta di raccomandazioni per il trattamento della cervicalgia, sottolineando la necessità per i professionisti sanitari di migliorare il processo decisionale, in quanto le indagini sulle pratiche in uso per il trattamento del dolore cervicale hanno rilevato indicazioni di trattamento molto eterogenee e spesso non in linea con le conoscenze scientifiche attuali. In particolare, nel trattamento del dolore cervicale la prescrizione di esami di approfondimento, di consulti di secondo livello (visite ortopediche e neurochirurgiche) e di farmaci oppiodi sarebbe eccessiva, a scapito delle opzioni non farmacologiche come la fisioterapia, l'educazione e le indicazioni al paziente di autotrattamento. 


Le cause


Con il termine generico cervicalgia si intende un dolore localizzato nella regione del collo, che può estendersi anche al capo (cefalea), irradiare alle spalle e alle braccia e/o coinvolgere anche le aree del torace e delle scapole. Quando il dolore si localizza principalmente su un braccio, con sintomi nervosi (dolore/bruciore lungo il decorso dei nervi, formicolio, perdita di forza e sensibilità), potenzialmente si tratta di dolore radicolare, ovvero causato da uno schiacciamento a livello cervicale della radice dei nervi che vanno al braccio. Altre causa di cervicalgia possono essere traumi, contratture muscolari e alterazioni della colonna cervicale (ernie e protusioni, artrosi, osteofiti, scivolamenti ossei); mentre in una piccolissima percentuale di casi il dolore può dipendere da causa serie non meccaniche (es. malattie vascolari, neurologiche, tumori). Il dolore cervicale è spesso associato ad una riduzione della mobilità di collo e braccia, che può rendere difficili le normali attività della vita quotidiana (stare seduti al lavoro, fare i mestieri di casa, guidare una macchina); in alcuni casi si possono verificare anche episodi di vertigine e disequilibrio.  


Il trattamento


Secondo la revisione delle linee guida internazionali europee pubblicata nel 2012 dal European Journal of Pain, il trattamento più efficace per la cervicalgia comprende l'utilizzo di antinfiammatori e analgesici (soprattutto locali) e la fisioterapia. Nei pazienti in cui i sintomi sono correlati allo stress, anche interventi psicologici e multidisciplinari posso essere indicati. Le evidenze sono invece inconcludenti sull'efficacia di terapie fisiche (termoterapie ed elettroterapie), sulla trazione e sulla terapia manuale come unico trattamento, sull'agopuntura e il dry needlying e sull'utilizzo di ortesi (collare). Questi trattamenti pertanto, se indicati, non dovrebbero comunque rappresentare la prescrizione principale. 


Cosa fa il fisioterapista in caso di cervicalgia


Il fisioterapista ha il compito di aiutare il paziente con cervicalgia a gestire il dolore, innanzitutto escludendo cause serie (red flags) che richiederebbero un intervento medico, e rassicurando il paziente con spiegazioni sulle cause e sulla gravità. Il fisioterapista suggerisce strategie per diminuire il sintomo (in che posizione sedersi e dormire, quali movimenti ed esercizi fare nel corso della giornata), consigliando al paziente di mantenersi attivo anche in presenza di dolore, per evitare peggioramenti e sequele. Durante la seduta il fisioterapista valuta la mobilità del collo del paziente e con tecniche manuali ed esercizi specifici lo aiuta a recuperare il movimento, che spesso si associa al dolore ed é causa di disabilità. Infine il fisioterapista sceglie col paziente come portare avanti il trattamento, con esercizi a casa, ulteriori sedute o interventi sullo stile di vita (migliorare l'ergonomia e diminuire la sedentarietà). 


Cinque consigli pratici in caso di cervicalgia


·       Evita ansia e catastrofizzazione: anche se i sintomi possono essere molto intensi e debilitanti, nel 90% dei casi la cervicalgia non è una patologia grave, ed è autolimitante (ovvero tende a risolversi da sola in pochi giorni). L’intervento del medico o del fisioterapista aiuta a ridurre i sintomi, rende più rapida la ripresa ed evita che il problema diventi cronico.


·       Utilizza (con moderazione) farmaci da banco per il controllo del dolore: l’uso di analgesici e antiinfiammatori, soprattutto locali, è indicato per il trattamento dei sintomi; il medico di base e il farmacista possono darti indicazioni in merito. Se l’uso di farmaci è prolungato o ricorrente, è bene ricorrere ad un consulto medico.


·       Rimani attivo: il movimento moderato e progressivo, nel limite consentito dal dolore, aiuta il recupero spontaneo e previene la formazione di contratture e posture compensatorie che nel tempo peggiorano il dolore. Il fisioterapista può aiutarti nel trovare i movimenti più adeguati a migliorare i tuoi sintomi.


·       Trova posizione di “scarico”: per ridurre i sintomi da sdraiato può essere utile stare sul fianco o utilizzare un cuscino alto e morbido dove appoggiare sia la testa che il collo fino alle spalle. Da seduto un cuscino o un supporto lombare e l’appoggio delle braccia potrebbero riposizione la colonna dando sollievo al collo.


·       Attenzione ad altri sintomi “sospetti”: se la cervicalgia insorge dopo un trauma (caduta o colpo di frustra), o se è accompagnata da visione offuscata, mancamenti o svenimenti, vertigini e giramenti di testa intensi e persistenti è bene riferirsi al medico per un’indagine più approfondita.


Riferirsi ad un professionista sanitario in caso di episodi acuti di cervicalgia è importante per escludere cause gravi, migliorare più rapidamente i sintomi ed evitare la cronicizzazione della malattia.


 


Fonte


N. Corp et al., Evidence-based treatment recommandations for neck and low back pain across Europe: a systematic review of guidelines Eur. J. Pain 2021 Feb; 25(2):275-295